Commento: |
Il dipinto, custodito da Aldrovandi nella villa di S. Polo assieme ai dipinti più amati (i ritratti di Francesca Fontana, dei granduchi Francesco e Ferdinando dei Medici, della "puella hirsuta" con il padre), è lo stesso lasciato dal naturalista in eredità al Senato bolognese alla precisa condizione di farne simbolo del museo. Proprio su questo ritratto, il discepolo Giovanni Cornelio Uterverio componeva il distico "In effigiem Ulyssis Aldrovandi", dove l'accostamento tra il naturalista bolognese e il filosofo greco acquista precisi valori metodologici:
"Non tua, Aristoteles, haec est, sed Ulyssis imago:
Dissimilis vultus, par tamen ingenium" (BUB, ms. Aldrovandi, 99, cc. nn.).
Una mediocre copia del ritratto di Benini fu donata nel 1836 da C. Ranzani alla Biblioteca Universitaria di Bologna, dove ancora si conserva nella sala aldrovandiana. |