Dell'oggetto |
Segnatura: |
Ico. Gall. |
Tipo: |
collezione iconografica |
Dimensioni: |
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Dati del componente |
Tipo: |
galleria iconografica |
Descrizione: |
Raccolta di tutte le testimoniaze icongrafiche relative alla figura di Ulisse Aldrovandi |
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Dell'oggetto |
Segnatura: |
Ritratto 003 |
Tipo: |
incisione a bulino |
Dimensioni: |
151 x 114 |
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Dati del componente |
Tipo: |
ritratto |
Descrizione: |
Ritratto di Ulisse Aldrovandi |
Commento: |
Tradizionalmente attribuito ad Agostino Carracci, questo "ritratto del Plinio bolognese" è da riferire al tedesco Cornelio Schwindt, per lungo tempo a servizio di Aldrovandi in qualità di "pictor, et designator". La ricca inquadratura dell'ovale, già attribuita a Fabrizio Brizio e ornata da essenze vegetali, uccelli, insetti ed altri animali che introducono in alto lo stemma della famiglia Aldrovandi e in basso l'emblema personale di Ulisse, spetta a Cristoforo Coriolano, il fedele incisore del naturalista bolognese. Intorno all’ovale del ritratto: “Ulysses Aldrovandus Bononiensis Anno Aetatis LXXIIII”; nel cartiglio in basso è riportato il distico composto da Giovanni Cornelio Uterverio per il ritratto di Benini.
Nel Gabinetto Disegni e Stampe della BCA si trova un disegno seicentesco a sanguigna derivato dal Ritratto di Francesco Denaglio di Agostino Carracci ed erroneamente identificato in Ulisse Aldrovandi (Cartella Gozzadini, n. 16, c. 14a, n. 1).
Tra i dipinti derivati dall'incisione del 1596, uno, nella sala aldrovandiana della Biblioteca Universitaria di Bologna e proveniente dall'eredità Monti, reca in basso la scritta "Ulyss. Aldrov. aet. LXXIIII"; un altro, con in alto la scritta "Ulysses Aldrovandus", entrava nel 1721 nella Galleria degli Uffizi di Firenze. |
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